Vinylmania – When Life Runs At 33 Revolutions Per Minute + Taste Of Blood

Mi sono agitato non poco quando sono venuto a conoscenza di questo documentario dedicato agli amanti del vinile e della musica su vinile. Non posso di certo vantare la grandezza delle collezioni esposte in questo film, ma l’empatia e la frustrazione provata da molti amanti del collezionismo ad oltranza e spesso incontrollato di dischi non mi ha lasciato senza un certo tremolio intestinale.

L’autore di “Vinylmania” è uno che, come si usa dire, gira da un pezzo e le sue esperienze nel djing e nella sonorizzazione anche in ambienti televisivi aiuta lo svolgersi dell’azione che prende luogo in Europa, America e Giappone.

Molti gli artisti e i collezionisti che si aprono anche molto intimamente e che espongono con grande orgoglio i propri cimeli e di grande impatto le discussioni che nascono e si sviluppano con l’autore che non si perde mai in facili divagazioni, bensì riesce a seguire un fil rouge che permette anche ai non iniziati all’amore del vinile di ritrovarsi in questa esperienza non solo sonora ma anche visiva.

Straultraplurimegaconsigliatissimissimo!

Sito ufficiale:

http://www.vinylmaniafilm.com/ 

Per chi parla tedesco e/o francese potete tranquillamente già godervelo in streaming dagli archivi di ARTE:

http://videos.arte.tv/de/videos/vinylmania-4234866.html

Gli autori hanno lanciato una raccolta fondi su kickstarter per la produzione in dvd del film. La bella notizia è che ci sono riusciti. Non pensavo ce la facessero, visto che solo nell’ultimo giorno si sono lanciati i grossi investitori…

http://www.kickstarter.com/projects/edwinstepp/vinylmania-when-life-runs-at-33-revolutions-per-mi 

PS: Grandi emozioni nel vedere il disco degli Eyehategod all’11° minuto.

ATB

Da ARTE (Deutsch):

“Von Tokio bis New York, London, Paris und Prag begegnet man dem rätselhaften Stamm der Sammler, DJs, Musiker und Künstler. Es gibt wieder Geschäfte, in denen sich Leidenschaft in Fieber verwandelt und eine Fabrik, die wieder Millionen Scheiben presst – die Schallplatte ist zurück und das leise Knistern ist wieder da! Woher kommt dieses Revival der totgesagten schwarzen Scheibe?
Was entdecken junge Leute an der Schallplatte, die zwar nie ganz weg war, aber doch eher als Relikt für unverbesserliche Nostalgiker galt? Nun will so mancher der Jugendlichen, die mit unendlich reproduzier- und kopierbaren Musikdateien aufgewachsen sind, dem sinnlichen und emotionalen Geheimnis dieser zerbrechlichen Scheibe näher kommen. Was die Schallplatten-Maniacs immer wussten: “Vinyl doesn’t die” wird jetzt von denen bestätigt, die Schallplatten cool finden.
Paolo Campana, Autor und Regisseur von “Vinylmania”, ist selbst DJ, die Platten sind sein Handwerkszeug und seine große Liebe. Und allabendlich kommt er mit jungen Leuten ins Gespräch, die sich über die Generationen hinweg interessieren für die Geschichten, die Plattenfans, Musiker und Künstler mit dem Objekt ihrer Begierde verbindet. Natürlich ist das Revival der Schallplatte kein Massenphänomen – wohl aber eines, das eine große Sehnsucht nach Sinnlichkeit zum Ausdruck bringt. Denn im Gegensatz zu einer MP3-Datei kann man die Platte anfassen, scratchen und mit einem stilechten Cover versehen. Und vor allem verbinden sich mit ihr für diejenigen, die mit der Scheibe aufgewachsen sind, häufig die wichtigen Geschichten des Lebens.
“Vinylmania” macht sich auf die Suche nach der alten und neuen Leidenschaft für dieses Objekt und legt die Welt der Vinylisten in 33 1/3 Umdrehungen pro Minute noch einmal neu auf.

(Italien, 2010, 75mn)”

Français:

“Vous pensiez que, dans notre monde numérisé, les disques vinyles étaient anachroniques, en voie de disparition ? Eh bien, détrompez-vous : ils se portent bien ! Comment expliquer ce renouveau ? S’agit-il d’une réaction à la culture du zapping représentée par l’iPod et le MP3 ? Quelque chose de l’ordre de la nostalgie ou de la quête d’identité ? Le réalisateur Paolo Campana, qui possède lui-même plus de trois mille vinyles, enquête sur ce qu’il considère comme un phénomène culturel. Un étonnant voyage dans lequel se croisent les témoignages de disquaires, de DJ, d’artistes, de collectionneurs, d’adolescents, d’experts, d’amoureux de la musique…

(Italie, 2010, 75mn)”

Aggiungo un video dei Taste Of Blood. Primo concerto in assoluto e ovviamente in Fiaska.

Salute!

Visioni offuscUate e orecchie otturUate

Il periodo del “non sapere” è finito e ne sono uscito tutto intero. Continuo a non sentirci bene e le medicine mi hanno mandato al tappeto per due giorni. Adesso mi sento decisamente meglio anche se continuo a espellere muco da ogni fessura della mia faccia di merda.

Ho avuto l’occasione di vedere qualche filmino ultimamente e pensavo di spendere qualche parolina inutile a riguardo di qualcuno di questi.

The Killer Inside Me

La prima volta che ho sentito parlare di questo film era per la scena in cui Jessica Alba viene sculacciata senza creanza. La g’ha di bei ciapp sicurament, ma il film fortunatamente non finisce qui. Esiste una certa comunione d’intenti con American Psycho, solo che qui il protagonista non è ricco, non è uno yuppie del cazzo e ha un fascino tutto suo. Aggiungo solo questo: Texas, anni ’50, violenza, Jessica Alba, PULP!

Fratelli In Erba

Un grandioso Edward Norton in un doppio ruolo favoloso. Due gemelli davvero diversi per quanto in fondo uguali; uno è un professore di storia della filosofia antica, rispettabile, tranquillo; l’altro, un perfetto coltivatore e spacciatore di erba con il desiderio di mettere la testa apposto.
Oltre a stone dietro stone, a una Susan Sarandon dal passato tutto strano e una Kelli Russell che pesca i pesci a mani nude, ci sono di mezzo anche gli ebrei e morti un po’ quà un po’ là. Il finale mi è piaciuto tantissimo.

Giustizia Privata

A volte la vendetta è cosa buona e giusta ma qui le macchinazioni sono quasi eccessive. Il Gerardino si incazza proprio di brutto e la fa pagare a tutti. Nonostante tutto mi ha fatto bene guardare un film così anche se la fine del protagonista è facilmente prevedibile ormai…

Un grazie di culo a tutti coloro che sono venuti venerdì e/o sabato 10 e 11 settembre a Lugano e Modena. Ci ha fatto piacere vedere le vostre brutte facce e spero abbiate avuto le coliche nei giorni successivi. A breve ci saranno altri concertini di amore universale, quindi non disperate!

Atilllllllllllllla con tante “l”

13 marzo con Agathocles @ SAS Delémont! – Revanche e cable di ferro attorno al suo collo…

Era da parecchio che non scrivevo di qualche buon film e forse ce ne voleva proprio uno come questo per farmi tornare la voglia di portare qualche consiglio.
“Revanche – Io ti ucciderò” è un film davvero appassionante e crudo e riesce a coinvolgere con le sue passioni e i suoi peccati.
Si divide essenzialmente in due parti distinte da più aspetti quali l’ambientazione, i personaggi, il registro dei dialoghi. Se dapprima ci troviamo in città (Vienna) e assistiamo alla classica situazione vissuta da puttane, papponi, tiretti di coca, ecc., veniamo poi catapultati mediante una rapina mezza riuscita nella realtà rurale e apparentemente “pulita” e pudica della campagna austriaca.
L’amore e le donne in generale la fanno da padrone e giocano il ruolo di motore narrativo che spingerà il protagonista a compiere il male e il bene, anche se mitigato comunque da un’esigenza personale.
La dolce e religiosa signora di campagna riprende il ruolo di puttana da tradimento spinta comunque anch’essa da una necessità specifica per aiutare il marito poliziotto che suo malgrado si troverà da metà film ad essere una specie di antagonista “positivo” “passivo” a sua insaputa e a causa della sfiga della vita.
Il caro nonno diventa l’ancora di salvezza per lo sbandato e disperato protagonista che ritroverà nella semplicità (forse) alla fine un nuovo motivo per vivere o perlomeno per sopravvivere e conservare quel poco che ancora rimane.
Da vedere e gustare anche se non lascerà contenti e felici, anzi, rimarrà solo il vuoto, la disperazione della perdita e l’inganno nascosto da fini procreativi.

†††††††

Cable“Northern Failures”

Tanto per non abbandonare gli ampi spazi agorafobici, vi propongo un bellissimo album del 2001. Fra di noi al locale non ne abbiamo mai parlato e non credo di averli mai proposti prima, quindi godeteveli al massimo. Poi, se già li conoscete fa niente, io c’ho provato. Chitarre sporcaccione, voci allegre e un bel fondo di suoni che, miscelati fra loro, provocano un notevole piacere uditivo. Non sono per niente ripetitivi e riescono a sfruttare la potenza del groove con continui cambi di tempo non disdegnando dolci accelerazioni e disegni ambientali frammisti qua e là. Vi piaceranno.

†††††††

Sabato allegria folkloristica nel Canton Jura con Agathocles e Exenteration e a seguire nelle prossime settimane altri bei concertini per tutti i pirla a cui piace il casino.

LTFR; Dead Infection; Earth; Death Race; Saw V

Uela!

Rieccomi dopo la lunga serie di interventi assolutamente apprezzati di voi tutti e specialmente del Teo che ha dolcificato il mio retto e donato grande godimento alle mie gonadi. Se non sapete di cosa sto parlando andate a leggere i commenti al mio post precedente.

Questa settimana cercherò di allietarvi ancora con buona musica e le recensioni di due film usciti recentemente di richiamo puramente mainstream ma sempre interessanti almeno di nome…

Prima dei doni post San Nicolao, voglio però informarvi un poco sulle prossime uscite LTFR visto che c’è molta roba interessante in arrivo!:

-a breve uscirà finalmente il nuovo 3 way split. Abbiamo finito di registrare l’ultimo pezzo intitolato “Sbrago” lo scorso weekend. Non ci resta che finire il mixaggio, fare il mastering e far stampare le copertine, per la prima volta per xIAxIAx a livello professionale.
-ho ricevuto recentemente le parti di Ultimo Mondo Cannibale e Compost, entrambe band goregrind italiane che saranno prodotte da noi su cassetta. Aspettiamo l’artwork dalle band, poi ci vorrà qualche tocco magico di GTH e potrete quindi essere saziati da un po’ di sano marciume musicale.
-sempre a breve dovrebbero arrivare gli attesi (almeno dal sottoscritto visto che ho pagato da mesi…) split 7″ fra Roger Moore e Slapende Honden.
-e non da ultimo sarà disponibile entro poco tempo anche l’ultima coproduzione targata LTFR in collaborazione con altre etichette dello split 7″ fra i mitici e storici Mixomatosis (Spagna) e Ultimo Mondo Cannibale (Italia).

Non vi resta che restare al nostro fianco e darci una mano acquistando questi pezzi di buona musica al 100% DIY!

Dead Infection, Greatest Shits
Solitamente preferisco proporre album veri e propri, ma per fare espressivamente contento il caro Fashion Boy sono costretto a proporvi questo Greatest Shits…
Non servono introduzioni a questo eccezionale gruppo. Da ascoltare per godere (@MFB: il “tuo” pezzo è D.I.)

Enjoy!

Earth, Live In Europe

Dalla potenza e violenza totale alla calma e alla contemplazione di questo gruppo che amo dal più profondo delle viscere. Dire che sono bellissimi è poco. Se non sbaglio vi avevo già proposto un album in passato. Questa volta opto per un live per dare un assaggio del potenziale di coinvolgimento che ha questa musica anche dal vivo. Ascoltare per credere, non rimarrete delusi se anche voi oltre al culo avete un piccolo cuoricino…!

Feel the love eheh!

Veniamo al zinema…:

Death Race
Partiamo subito col botto in tutti i sensi. Un film della madonna!! Mi sono divertito davvero molto con questo gioiellino di pura action dal primo minuto all’ultimo. Non viene lasciato molto spazio ai dialoghi e ai tempi morti che molte volte risultano necessari per spiegare vicende non sempre importanti, qui c’è sono putensa, violenza gratuita, anzi addirittura una sua stessa estetizzazione (ne parleremo ancora…) e disprezzo totale per la vita umana.
I presupposti sono più che abituali: al protagonista viene uccisa la moglie dopo essere stato licenziato e viene accusato del delitto. Il tutto per promuovere un gioco più sporco della merda.
Non ha molto senso parlare della trama (qualcuno direbbe: “Quale trama?!” eheheh), vi basti prenderlo per quello che è: adrenalina e violenza allo stato puro.
Giunti alla fine vi troverete le budella un po’ spostate e forse sarete pure spinti a fare qualche riflessione critica su come la vita non valga ormai più un cazzo, ma non dovete per forza arrivare fino a qui; qualche birra e puro piacere punto.

Saw V
Veniamo ora ad un’altra uscita recente: Saw V. C’è chi non vedeva l’ora di vederlo, chi è stufo di sentirne parlare, che se ne fotte, e chi semplicemente lo guarda con non troppe aspettative ma con una minima speranza di vederlo almeno minimamente legato al primo… Io sono senz’altro fra questi ultimi. Ebbene sono rimasto deluso come per tutti gli altri a parte il primo, o meglio, diciamo che c’è un escalation nel peggiorare di sequel in sequel anche se nel 4° episodio sembrava ci fosse quel qualcosina in più che, perlappunto, faceva sperare un poco.
Così non è stato; sembra di assistere ad un telefilm piuttosto che all’episodio di una saga che dovrebbe essere mitica. Non che manchi violenza, un po’ di lozza viscerale (io avrei voluto anche un po’ di cacca ma va beh…) e il classico schema da thriller psycho, ma proprio non si viene mai presi dalla storia. Ciò che ha reso il primo ed originale episodio già un cult non è più rintracciabile minimamente, cosa perlaltro come già detto valida anche negli episodi 2,3 e 4; l’estetizzazione della violenza in chiave davvero attrattiva che seppur non viene mostrato tutto si soffre da cani manca totalmente; qui viene offerto tutto ma non si prova la minima emozione, niente.
Jigsaw è morto e con lui la sua “etica” (?) e “morale” pro-life per essere rimpiazzato da un vendicativo detective che nulla ha a che vedere con il gioco psicologico vero e proprio che mette le vittime (?) di fronte al bivio del vero cambiamento, della “redenzione” come usava dire bene o stesso Jigsaw.
Emergono nuovi particolari del passato di tutti i protagonisti della saga attraverso a non sempre ben maneggiati flashback e si rischia senza difficoltà di cadere nella più assurda confusione degli eventi e del loro ordine. Ma chi cacchio si è messo in testa di continuare a rovinare un film così bello?!
Fatto sta che è già stato annunciato un sesto episodio che, secondo i rumours, darà chiarezza a molti punti interrogativi che hanno pervaso la saga. Ma chi ne sente il bisogno? Infondo era proprio il mistero a rendere il “lavoro” di Jigsaw così mistico ed audace, così coinvolgente e scellerato. Vedremo…

Bene, credo che possa bastare.
A presto!

ATB

PS: feedback come sempre più che ben accetto!

SOB, i Carnal Diafragma has lost control guardando Juno che è stato visto come minority report mentre avanzava una fibrosi polmonare

Uela figli dell’abominio!

Una buona e felice serenissima domenica a tutti voi! Sì, effettivamente sto facendo il sarcastico, ma non posso fare molto diversamente viste le tonnellate di merda grandinanti dai cieli…
In ogni caso c’era bisogno di un nuovo post con qualche proposta interessante per tutti voi.
Cominciamo con la musica e con un gruppo che tutti i soci da merda adorano:

Carnal Diafragma

CD

CD

 

 

 

 

Preparations Of The Patients For Examination si tratta del loro primo full lenght uscito nel 2001. Già qui si sentono i suoni caratteristici dei nostri cari cechi che col loro mix di grind, vocalità impressionantemente (a)variata, umorismo e gore demenziale sanno allietare tutti i buon gustai.
26 tracce di puro grind (nuova scuola?? diciamo così almeno ci si capisce) realizzato dalla Khaaranus Production.

 

 

 

PF

PF

 

Veniamo ad un altro gruppo bello extreme non seguito però a quanto so dagli altri soci da merda.

Sto parlando dei francesi Pulmonary Fibrosis.
Ciò che vi propongo è il loro full lenght del 2007 Organ Maggots. Gioite! Questo è puro gore da estasi per qualsiasi barbecue estivo e/o fondue e raclette invernale accompagnato da risate di sadico delirio.

 

 

 

Cambiamo argomento e passiamo a qualche filmino visionato ultimamente.

“SOB” (Son of a bitch)
Delirante film di Blake Edwars ambientato nell’ipocrisia dell’azienda cinematografica di Hollywood. La storia è un continuo susseguirsi di suicidi ricercati mai riusciti e trash ultra sano fino alla fine. Sicuramente non un film profondo o da guardare con occhi troppo esigenti, ma di certo potrete farvi due risate in compagnia o soli.

“Juno”
Finalmente ho trovato la “forza” di guardare sto film… Diciamo che non è male, la storia è attuale e trattata in modo digeribile anche se forse troppo superficiale.
Non mi è dispiaciuto, ma soprattutto a livello di personaggi, a parte la brava protagonista, siamo confrontati con uno pseudo padre 16enne ultra sfigatissimo, due genitori (lei matrigna) molto “moderni” (?)… e una coppia in cerca di un bel pacco appena pulito da placenta e sacco amniotico.
Simpatico ma nulla più. Mi sarebbe piaciuto vedere la ragazzina col pancione in rapporti di sport estremi col caro vecchio rocker…

“Control”
Era molto che volevo vedere questa biografia di Ian Curtis, mitico cantante ed anima degli storici Joy Division. Il protagonista diciamo che riesce a pagare tributo in modo abbastanza soddisfacente all’originale, cosa tutt’altro che semplice tenendo conto dell’ecletticità e particolarità dell’artista. Mi aspettavo qualcosa di più a dirla tutta, ma per chi ama le atmosfere ipnotiche e ultra misantrope dei Joy Division una visione è più che raccomandata.

“Minority Report”
Questo mancava ancora nel mio archivio di visioni effettuate. Solito scenario futurista con polizia e governo pseudo fascista (infondo le uniche possibilità per il futuro sono anarchia o fascismo…) e visioni del futuro gestite per combattere il crimine e portare il numero degli omicidi a 0 (zero!!). Ma che cazzo!! Insomma abbiamo bisogno che qualcuno muoia per far andare avanti il sistema fallimentare che ci troviamo volenti o nolenti.
Cast pauroso per puro intrattenimento ultra action anche se poi non ci si sente poi così tanto soddisfatti e fatti alla fine…

 

Mi sa che non ho mai discusso così male dei film, ma fatto sta che non sono molto in forma e necessitavo in ogni caso di scrivere un po’ di cose inutili a sancire l’inutilità del tutto.

Spero che il concerto di ieri sera con Disgorge, Inhume e altri sia stato bello e “sfogante”. Da parte mia ne ho bevute un paio e via. Cosa volete ormai…?!

Vi lascio con queste dolci parole di pace e amore hippie dal profondo del mio culo:

“Insane mutilazioni salutate dall’universale ovazione
dell’incosciente humanità”

e una bellissima poesia del grande maledetto Charles Baudelaire. Non c’entra molto ma resta comunque notevole e densa.

Saluti e alla prossima

ATB

UNA CAROGNA

Ricordi tu l’oggetto, anima mia, che vedemmo quel mattino
d’estate così dolce? Alla svolta d’un sentiero un’infame carogna
sopra un letto di sassi,
le gambe all’aria, come una femmina impudica, bruciando e
sudando i suoi veleni, spalancava, con noncuranza e cinismo, il
suo ventre pieno d’esalazioni.
Il sole dardeggiava su quel marciume come volendolo cuocere
interamente, rendendo centuplicato alla Natura quanto essa
aveva insieme mischiato;
e il cielo contemplava la carcassa superba sbocciare come un
fiore. Il puzzo era tale che tu fosti per venir meno sull’erba.
Le mosche ronzavano sul ventre putrido donde uscivano neri
battaglioni di larve colanti come un liquame denso lungo gli
stracci della carne.
Tutto discendeva e risaliva come un’onda, o si slanciava
brulicando: si sarebbe detto che il corpo gonfio d’un vuoto
soffio, vivesse moltiplicandosi.
E tutto esalava una strana musica, simile all’acqua corrente o al
vento, o al grano che il vagliatore con ritmico movimento agita
e volge nel vaglio.
Le forme si cancellavano riducendosi a puro sogno: schizzo,
lento a compiersi, sulla tela (dimenticata) che l’artista condurrà
a termine a memoria.
Dietro le rocce una cagna inquieta ci guardava con occhio
offeso, spiando il momento in cui riprendere allo scheletro il
brano abbandonato.
– Eppure tu sarai simile a quell’immondizia, a quell’orribile
peste, stella degli occhi miei, sole della mia natura, mia
passione, mio angelo!
Sì, tu, regina delle grazie, sarai tale dopo l’estremo
sacramento, allora che, sotto l’erba e i fiori grassi, andrai a
marcire fra le ossa.
Allora, o bella, dillo, ai vermi che ti mangeranno di baci, che io
ho conservato la forma e l’essenza divina di tutti i miei
decomposti amori.

Gaygoroth, Dead Infection e qualche film

Ola mierde!

W l’amore omosessuale dei gaygoroth! Quando ho letto questa notizia ho riso tantissimo poi sono ricaduto nello sbattimento generale. Guardate che bell’ometto il tipo del cantante nei grandissimi (cazzi) gaygoroth!!

gaygoroth

gaygoroth

Leggetevi quest’ intervista . Belisim!!

 

DI - COTU

DI - COTU

Veniamo a qualcosa di un po’ meno frivolo e facciamoci i cazzi nostri. Vi propongo l’ultima fiammante uscita dei Dead Infection: Corpses Of The Universe. Sono sempre loro, il sound è riconoscibilissimo nonostante però sia diverso. Frase un pelino contorta certo, ma esprime perfettamente il senso di smarrimento-ritrovamento che si prova al primo ascolto.
Personalmente mi è piaciuto molto, dalla prima all’ultima traccia. Bellissima e molto più articolata la batteria!
Godete!
Se vi va ascoltatevelo e poi fatemi sapere. Uno dei miei gruppi preferiti che continua a non deludermi, cosa che non sempre accade purtroppo (gronibard????….).

 

Veniamo ora a qualche mini rece filmica inutilmente espressa al fine di incrementare negativamente la teoria dell’inutile.

“Tropic Thunder”
Tanto se ne è parlato e tanto lo si è atteso. A che scopo? No bom, non è giusto essere così duri perché effettivamente alla fine fa ridere e si può guardare tranquillamente in compagnia di qualche birretta. In ogni caso un film a mio modesto parere inutile… E sono addirittura loro a dirlo eheheh.

“Babylon AD”
Che dire? Potente, emozionante anche, simpatico, grandi idee rivelate in modo però poco sapiente, ma alla fine cosa rimane?! Direi delusione… Non ho guardato questo film con troppo senso critico, piuttosto con voglia di svago e di godermi (subirmi?) un po’ di action post apocalittica (tema a me caro) di grande richiamo. Ebbene, lo si capisce già, tanti spunti, tanti soldi spesi, tanta azione davvero forte in alcuni frangenti, ma poi il tutto si smaterializza in un finale troppo rapido, buttato lì e poco rivelatore di tutti quei dubbi e quesiti che solo alla fine prendono una forma propria. Ho quasi addirittura sentito odore di sequel visto questo finale… Speriamo di no!

“Aeon Flux”
Altro film post apocalittico proiettato nel 25° secolo (se non sbaglio). Solita figa eroina antistato… Finale amoroso e ripieno di “nobili” azioni… Insomma, tanti puntini di sospensione “(…)”…
Idee belle, forse perché mi piacciono direttamente, ma questo non basta per portare lo spettatore nel pieno del futuro decadente e fatto di un domani quasi impossibile con risvolti un po’ alla “Figli degli uomini”, film senz’altro di livello decisamente superiore!
Da guardare anche questo per puro intrattenimento perché ci sta.

In poche parole solo film di merda eheheheh. No, non esageriamo, non sono poi così male, solo che sono da prendere così, per quello che sono; puro intrattenimento istantaneo fine a sé stesso.

Saluti e a presto!

ATB

Ex Drummer

Ex Drummer

Ex Drummer

No no! Ciapa mia paüra! Non sto parlando ovviamente di me e/ o del mio status di batterista eheh, bensì di un bellissimo film visto recentemente.
“Ex Drummer”, film belga di Koen Mortier mi ha folgorato, impressionato, compiaciuto, appagato e mi ha segnato un poco come ha fatto il grande “Trainspotting”. Questo accostamento non è buttato lì a caso, sono molti gli elementi comuni a partire dai contenuti stessi: musica, violenza, droga, povertà, sesso sviato, ecc. con un’aggiunta però di cazzi di 50 cm, inculate derivate, tanto punk, mongolismo, mamme calve, e vero-finto borghese che si butta nella merda solo per trarre poi vantaggi personali…
Insomma tanta carnina al fuoco e adesso, in poche righe, sono già riuscito a fare abbastanza caos come il film stesso. Positivo? Boh… Come d’abitudine non sto qui a farvi riassunti da 2a media, vi consiglio però una recensione a mio giudizio ben fatta ed articolata che trovate direttamente qui.
So che alcuni di voi si sono già adoperati per scovare questo film nei meandri della rete più oscura e fate bene! Per gli altri beh, vi consiglio vivamente di mettervene alla ricerca (facile perdipiù…) perché siamo senza dubbio di fronte ad un film che è già cult!!
Come se non bastasse prendono parte al film anche i Funeral Dress nei panni di loro stessi (chissà che tanfa e lozza!) come band che concorre contro i nostri The Feminist”. Se non sai chi sono i The Feminist leggi la recensione proposta, ma credo ci si possa arrivare.

Bene, basta così. È bello dire tanto e dire niente eheheh!

Saluti

ATB